Inutile dirvi quanto sia maestosa la grande “muntagna” che dall’alto vigila sull’intera città, lei, che quando meno te l’aspetti riesce a stupirti e spaventarti allo stesso tempo.
Tante sono le storie e le leggende che circolano e rendono il nostro vulcano uno dei luoghi più suggestivi da visitare durante una vacanza in Sicilia; tanti, inoltre, sono i percorsi che si possono affrontare su MTB per ammirare i segni lasciati dalle numerose eruzioni che si sono susseguite negli anni.
In questo articolo vogliamo proporvi un percorso con difficoltà media, di poco più di 30 km in strada battuta lavica, che vi farà conoscere più da vicino sua maestà l’Etna, il vulcano più alto d’Europa.
Dal piazzale Sapienza, punto di partenza del percorso, inizia la ripida salita che ci porterà fino ai resti dell’antica “torre del filosofo”, un piccolo rifugio ad un chilometro a sud dal Cratere di Sud-Est (2940 mt). Il nome si basa su una leggenda, secondo la quale il Filosofo greco Empedocle bramava di diventare un tutt’uno con la natura, ma una volta riuscito ad arrivare sulla sommità dell’Etna venne inghiottito da un cratere presente in quella zona circa 2000 anni fa. L’antica leggenda racconta che fu ritrovato anche uno dei suoi sandali sul bordo di questo cratere, e in questo luogo venne poi costruito un piccolo edificio in pietra, simile ad una torre, che nel corso del tempo divenne una rovina, seppellita sotto detriti di materiale eruttivo e dove ad oggi si intravede solo l’antenna dell’antica torre.
Ad accompagnarci lungo questa avventurosa escursione saranno le recenti colate laviche, i crateri antichi e recenti, i deserti di lava, le piante pioniere e le grandi pinete che caratterizzano questo meraviglioso paesaggio. Percorrendo il sentiero attorno alla vetta potremo dirigerci verso una lunga discesa che ci porterà alle cupole dell’osservatorio vulcanologico, sul promontorio di Pizzi Deneri (2847 mt, Piano Provenzana), che offre un ottimo punto di osservazione sulla Valle del Leone da cui si possono ammirare i crateri sommitali.
Seguire, quindi, la lunga diagonale sovrastata dai crateri della bottoniera, creatisi nel 2002 tra i monti Sortorius e proseguite fino al rifugio Citelli, in cui vi consigliamo di prendere una bella cioccolata calda rifocillante, ed è qui che si conclude il nostro percorso.
Cosa aggiungere? Stancarsi di questa terra è veramente impossibile!
#enjoyourbike in #Sicily